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Il mezzo più generale e conosciuto per il rilevamento dei drone è l'utilizzo di strutture integrate avanzate che operano mediante radar, frequenza radio e sensori ottici per risolvere uno o più obiettivi specifici.
Queste vanno dal ricevere il riconoscimento o il rilevamento di un oggetto nello spazio aereo controllato, dove i radar posizionati sui confini dello spazio aereo controllato possono potenzialmente ridurre i rischi di danni collaterali, oppure dal ricevere un insieme di immagini da un'area controllata dove i sensori ottici analizzano l'area in una modalità specifica di pattugliamento o scansione.
Tutti gli strati di queste tecnologie lavorano in modo integrato per fornire ai radar la capacità di tracciamento dei Videodroni, eliminando o superando la base perimprossimale in cui questi droni operano come uno dei più potenti scudi difensivi iniziali.
Una volta che un impianto anti-drone ha rilevato un drone, è richiesto di disattivarlo o neutralizzarlo utilizzando un sistema anti-drone. Questi sistemi possono tentare di bloccare i segnali di controllo del drone, i sistemi GPS o qualsiasi altro mezzo di comunicazione. I dispositivi di jamming sono in grado di interrompere i sistemi GPS del drone, causando la perdita del mezzo e impedendogli di svolgere la sua funzione. I dispositivi in grado di bloccare il segnale di comunicazione appartenente all'utente del drone, sono in grado di disattivare il controllo del drone da parte dell'operatore. Alcuni dei sistemi più sofisticati sono in grado di prendere il controllo del drone attraverso mezzi avanzati e atterrarlo in una zona sicura designata. L'efficacia del sistema di neutralizzazione dipende dalla potenza disponibile per bloccare il drone, dal livello di decibel delle sue numerose bande di frequenza e dalla sua prossimità al drone. In molti casi, i sistemi di jamming progettati per neutralizzare un drone entro un intervallo specificato sono in grado di neutralizzarlo senza problemi.
Come molte nuove tecnologie, i sistemi anti-drone presentano degli svantaggi. Un problema comune è rappresentato dai falsi allarmi, in cui il sistema identifica erroneamente altri oggetti come droni. Questo è problematico perché comporta l'attivazione inutile di sistemi di jamming, che potrebbero bloccare involontariamente le comunicazioni nelle vicinanze. Gli effetti collaterali sono ancora più preoccupanti. Ad esempio, i segnali di jamming possono interferire con altri sistemi wireless che utilizzano la stessa frequenza, come telefoni cellulari, dispositivi Wi-Fi e Bluetooth. Nel caso dei sistemi anti-drone, i dispositivi devono essere dotati di un'intelligenza avanzata per filtrare i droni non target e i dispositivi che non sono droni, riducendo o eliminando gli effetti indesiderati.
Il progresso nel settore tecnologico impone anche agli antenne anti-drone di stare al passo con l'evoluzione dei droni. Droni sempre più sofisticati, dotati di funzionalità come volo autonomo, comunicazione criptata e resistenza al jamming, richiedono modifiche a cui i sistemi anti-drone devono adeguarsi. Inoltre, è necessario effettuare aggiornamenti regolari di software e hardware per rendere i dispositivi anti-drone più efficaci rispetto ai dispositivi e alle tattiche attualmente utilizzate dagli operatori di droni.
In sintesi, strutture anti-drone efficaci e ben progettate agiscono come sistemi per rilevare e neutralizzare i droni non autorizzati a operare nello spazio aereo. A lungo termine, l'efficacia continuativa di questi sistemi dipenderà dal loro miglioramento e adattamento alle nuove sfide.
